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Vi proponiamo un itinerario per apprezzare le bellezze della città degli Estensi, partendo direttamente dall'hotel e precisamente dalle vie medievali (Via delle Volte), toccando poi Palazzo Schifanoia, via Mazzini, la centrale Piazza Trento e Trieste con la Cattedrale, il Castello Estense, Corso Ercole I d'Este, il Palazzo dei Diamanti, la Certosa, le Mura.
Una lunga via a sud della città all'interno delle mura, questa è la Via delle Volte, una strada dal fascino speciale, un tempo via di servizio, con i suoi fondachi e magazzini che davano direttamente sull'antico porto fluviale. Per questo possiede ancora i numerosi vòlti che permettevano di passare rapidamente verso le più interne zone cittadine del commercio. Consigliamo i nostri clienti di passeggiare all'ombra di questi muri per respirare l'aria del Medioevo. E' qui che vissero i primi abitanti di Ferrara.
Piazza Trento Trieste si raggiunge direttamente percorrendo i portici di via San Romano. Una deviazione però vi accompagna tra le vie ed i vicoli della città antica, svoltando verso ovest, per arrivare al Palazzo Schifanoia, la famosissima delizia fatta costruire entro le mura estensi, dove la corte si ritirava per "schivar la noia" e trascorrere ore liete tra musica, balli e rappresentazioni teatrali. Al suo interno si conserva il ciclo di affreschi del Salone dei Mesi, voluti dal duca Borso, che illustravano, in un tripudio di colori, scene della vita di corte, momenti dell'attività di governo di Borso, occupazioni agricole nella campagna; un calendario dipinto, a coronamento del quale siedono in trionfo le divinità dell'Olimpo greco.
Per raggiungere la Cattedrale percorrete la via Mazzini, che un tempo fu l'arteria principale del ghetto ebraico insieme a via Vittoria e via Vignatagliata. Questi sono i luoghi dell'anima ebraica che lo scrittore Giorgio Bassani ha evocato nei suoi racconti e romanzi: l'edificio delle sinagoghe con le lapidi sulla facciata a ricordo dei deportati, il Museo Ebraico con gli oggetti che raccontano riti e tradizioni della comunità, le vie costellate di targhe a memoria di ciò che fu.
La Piazza Trento e Trieste è il luogo che da sempre costituisce il cuore della vita sociale e culturale della città. Qui si tengono il mercato settimanale e i mercatini tematici, tra cui quello di Natale, spettacoli e manifestazioni come il Ferrara Buskers Festival. SU un lato si estende la fiancata della Cattedrale, lungo la quale corre una loggia con negozi; in fondo svetta l'elegante campanile "bicolore" di marmo bianco e rosa.
Dalla Piazza Cattedrale si può contemplare la facciata del Duomo, fondato nel 1135, ma completato in fasi successive. Gli elementi romanici della parte inferiore si fondono armoniosamente con quelli gotici del registro superiore. L'occhio ammira i bassorilievi di San Giorgio a cavallo che uccide il drago, il Giudizio Universale con le schiere dei dannati e beati, il Paradiso e l'Inferno.
In Piazza Savonarola alziamo gli occhi sul Castello Estense, con il colore rosso dei mattoni antichi e il caratteristico fossato che affascina grandi e bambini e testimonia l'antico legame di Ferrara con l'acqua. Al di là dei vòlti che uniscono il Castello all'antico Palazzo Ducale, si apre l'ampia piazza dove si tengono manifestazioni, converti, la festa di Capodanno, e s s'incontra la terribile Columbrina degli Estensi. Dal rivellino sud della fortezza si entra nel cortile d'onore, da cui poter accedere alla visita del percorso museale.
L'interno del Castello con le prigioni di Ugo e Parisina e di Giulio e Ferrante, il giardino pensile le grandi sale affrescate, magistralmente interpretate da Gae Aulenti, fa conoscere storie e leggendarie vicende legate a membri della famiglia estense; e possibile inoltre salie sulla Torre dei Leoni per ammirare il panorama della città dall'alto.
Si esce dal Castello dal ponte levatoio di nord e qui si offre alla vista lo spettacolare Corso Ercole I d'Este che mostra in un solo colpo d'occhio la via verso le mura.
Questa era la magnifica strada che accoglieva le dimore dei cortigiani. La più famosa è il Palazzo dei Diamanti, progettato da Biagio Rossetti per Sigismondo d'Este, fratello del Duca Ercole. Impossibile non rimanere colpiti da questa architettuta fatta di 8.500 blocchi di marmo bianco scolpiti a punta di diamante e di decorazioni d'angolo assai raffinate.
Oltre il Quadrivio degli Angeli inizia il secondo tratto di Corso Ercole I d'Est. Prima di giungere alle mura, un viale a destra conduce al Tempio di San Cristoforo ed alla Certosa monumentale. E un luogo di silenzio, dove il Tempio, incastonato nell'abbraccio delle due ali di un loggiato, conserva numerose opere pittoriche, cori lignei, il ciborio, pale e crocifissi: un vero percorso nell'arte ferrarese.
Ora scopriamo l'ultima meraviglia di Ferrara: oltre i pioppi di Corso Ercole I d'Este si incontrano le mura, grande esempio di bellezza monumentale e funzionalità bellica, studiate da MIchelangelo e molte amate dai ferraresi. Dal terrapiano si può decidere di percorrere la cinta muraria a piedi o in bicicletta, per l'intera lunghezza dei 9 chilometri o solo per un tratto.
Tra il verde degli alberi ed il rosso delle pietre, le mura vivono una rinnovata esistenza, oltre che regalare un percorso d'interesse storico a chi le scopre per la prima volta.
Vi lasciamo davanti a questi suggestivi spazi che con la luce del tramonto rendono ancora più romantica la città.